Natale: momento di regali
Per restare in tema natalizio, ho pensato di regalare a tutti noi durante questi giorni di festa alcune riflessioni tratte da grandi maestri occidentali ed orientali, per provare a vivere questo momento in maniera consapevole profonda e con il cuore aperto
Contemplare la felicità
La felicità sorge dalla tempestiva compagnia di amici
La felicità sorge dall’avere poche esigenze
La felicità sorge dalla virtù accumulata alla fine di una vita
La felicità sorge dal vedere al di là della sofferenza
(Dhammapada, strofa 331)
Ovviamente, tutti ci impegniamo fino a un certo punto a ottenere quello che vogliamo e ne deriva un genere di piacere, una sensazione di gratificazione. Se conseguo quello che voglio, mi sento generalmente più a mio agio che se non lo ottengo. Ma nel nostro sforzo di coltivazione della consapevolezza, questo abituale stato delle cose cambia. cominciamo a comprendere che il piacere di ottenere quel che vogliamo nasconde un tranello; diventa gradualmente evidente che nel processo di volere e di ottenere c’è qualcosa di più di quel che ordinariamente supponiamo.
È molto limitante pensare di dover conseguire quel che si vuole per essere felici.
Se sono assuefatto ad avere quello che voglio, è inevitabile avvertire un senso di dipendenza.
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Di solito associamo il piacere con l’acquisire quello di cui pensiamo di aver bisogno o quel che vogliamo, ma il Buddha saggiamente mostrò che proprio la condizione di attaccarsi ai desideri e ai bisogni è quel che si frappone a una più profonda felicità e contentezza.
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A tutti interessa la felicità, tutti apprezziamo il benessere, ma se non ci fermiamo a riflettere attentamente, possiamo facilmente contentarci di una felicità che rimane molto al di sotto di quella che gli esseri saggi hanno realizzato.
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Valorizzare l’amicizia
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Nelle ultime settimane ho spesso riflettuto su quanto sia fortunata la nostra comunità ad avere tanti buoni amici e quanto sia salutare e davvero meraviglioso averli. Quest’anno abbiamo deciso di fare una festa. Il pomeriggio del giorno di Natale per i bambini e alla sera per noi. Ci siamo seduti tutti intorno al fuoco e, come per miracolo, sono arrivati gli amici del monastero con bottiglia di punch, non alcolico naturalmente! Abbiamo passato tutta la serata insieme, come una comunità. Non abbiamo scandagliato i grandi misteri della vita, semplicemente siamo stati felicemente in reciproca compagnia. È piacevole stare con le persone di cui sentiamo di poterci fidare ed essere ricordati da quelli con cui abbiamo condiviso qualcosa.
Sfortunatamente, certe volte ci diamo per scontati. anche se ci vogliamo bene ci stimiamo magari non lo esprimiamo, non ce lo diciamo. Forse alcuni di noi hanno sofferto le conseguenze di questo atteggiamento in relazioni in cui non si esprimeva abbastanza l’apprezzamento dell’amicizia. Dobbiamo sviluppare la capacità di esprimere apprezzamento.
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Quando la troviamo, sperimentiamo la felicità e veniamo incoraggiati a essere pienamente conosci del nostro apprezzamento, a sentirci nutriti dalla buona compagnia.
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È un bene prezioso l’arrivo di amici che si uniscono a noi in una condivisa riaffermazione delle cose che rispettiamo e valorizziamo.
Achaan Munindo
Libertà inattesa
Ubaldini Editore
Così, se volete un’idea davvero buona quale regalo di Natale, scrivete una lettera ai vostri amici – anche solo un biglietto di due righe -per ringraziarli che esistano e per dire loro quanto apprezziate la reciproca amicizia. Anche perché non sappiamo mai quanto può essere lungo il nostro cammino su questa terra ed è meglio portarsi avanti, condividendo il nostro amore e la nostra affetto con coloro ai quali vogliamo bene. Non diamo per scontato che lo sappiano. Anche se dovessero saperlo, infatti, nutrirà il cuore di entrambi rinnovarlo periodicamente, con le parole, ma soprattutto con le azioni.
Buon Natale!