Miele: cibo degli dei
Il miele rappresenta uno degli alimenti più antichi di cui abbiamo notizia: addirittura in alcune pitture rupestri spagnole troviamo raffigurato un uomo che raccoglie miele da un alveare. Successivamente troviamo testimonianze dell’impiego del miele, tanto in campo alimentare, quanto in campo medico, al tempo della civiltà mesopotamica, così come dell’antico Egitto, dove il miele veniva considerato un dono sacro da presentare agli dei. Nell’antica Grecia il miele rappresentava il cibo degli dei; si narra nei miti, infatti, che Zeus stesso fosse stato nutrito dal latte della capra Amaltea e dal miele della ninfa Melissa, che venne per questo successivamente tramutata in ape, in segno di ringraziamento. Anche babilonesi e antichi romani lasciarono diverse testimonianze dell’importanza del miele, che presso i latini era anche ingrediente di base dell’idromele, un fermentato che si usava offrire ai novelli sposi quale aiuto e augurio di fertilità. Anche in Oriente, sia nella cultura induista che buddista, il miele veniva associato a significati simbolici positivi e veniva considerato come un vero e proprio “farmaco” o comunque come un cibo puro (sattvico), in grado cioè di mantenere in salute il corpo donandogli forza e vigore.
Ma cos’è il miele? Da cosa è composto?
Il miele è composto da centinaia di elementi diversi, in proporzioni differenti a seconda del tipo di miele. In via generale la composizione media del miele è la seguente:
Per il 95-80% zuccheri (fruttosio per il 48%, glucosio per il 39%, maltosio, melezitosio e altri glucidi per il 12% e saccarosio per l’1% circa); per il 17-18% acqua; sali minerali, oligoelementi, amminoacidi, proteine in percentuali variabili; pigmenti e clorofille in tracce.
Le proprietà del miele dipendono, quindi, dalla sua composizione e sono molto ampie: antibiotiche (agisce su circa 60 specie differenti di batteri), cicatrizzanti e antisettiche (veniva per questo impiegato sulle ferite), espettoranti e sedative della tosse, antinfiammatorie e digestive (utile in caso di ulcere e gastriti), protettive dell’intestino, antiossidanti, energizzanti (grazie alla ricchezza di zuccheri e minerali).
Ogni miele presenta caratteristiche proprie, con specifiche indicazioni terapeutiche, sia secondo la visione occidentale che secondo la Medicina Cinese. Di seguito alcune indicazioni tratte dalla tesi di Elisa Presepi, disponibile sul sito di Scuola Tao al seguente link: “Miele, polline e pappa reale: il cibo degli dei sulle nostre tavole”
Miele di acacia: regolarizza il transito intestinale, agevola la digestione e disintossica il fegato
Miele di castagno: azione tonificante e remineralizzante – effetto tonico sul sistema funzionale di Rene
Miele di eucalipto: azione antisettica, molto indicato per affezioni alle vie respiratorie – effetto tonico sul sistema funzionale di Polmone
Miele di tiglio: sedativo, agevola il sonno, utile in caso di stress
Miele di sulla: azione depurativa e disintossicante, stimola la diuresi
Miele di fiori di arancio: riduce stress e ansia; agevola il sonno – effetto tonico sul sistema funzionale di Cuore
Miele di girasole: ricalcificante per le ossa, regolarizza i livelli di colesterolo
Miele di erba medica: azione tonica, antispasmodica, diuretica
Così come in tutte le tradizioni del mondo, anche in quella cinese il miele ha sempre ricoperto una posizione di rilievo, sia in cucina che in farmacologia.
Secondo la classificazione della Medicina Cinese il miele ha natura termica neutra – non creando per questo squilibri – ed ha sapore dolce, il sapore associato ai sistemi funzionali di Milza-Stomaco. Quello dolce è un sapore che tonifica il Qi, contribuisce – cioè – a dare energia; per questo motivo risulta indicato in tutte le convalescenze o gli stati di debilitazione o in caso di stanchezza.
Come ben illustrato da Karin Wallnoefer nel suo articolo dedicato al miele, il qi che viene tonificato dal miele è specificatamente quello di Milza-Stomaco e quello di Polmone. Per questo motivo il miele è utile in caso di inappetenza o di problemi legati alla digestione, così come in caso di dispnea e asma, purché consumato con moderazione e in piccola quantità.
Un’altra azione del miele, sempre associata al sapore dolce, è quella di distendere e rilassare, risultando per questo utile in caso di dolori o crampi allo stomaco o in caso di disturbi del sonno legati allo stress.
Il miele, poi, sempre grazie al suo sapore dolce, ha potere umidificante: nutre i liquidi e lo yin, risultando pertanto utile in caso di secchezza o di stipsi con feci secche o in caso di tosse, secca o grassa che sia.
Un’ulteriore proprietà del miele riconosciuta dalla Medicina Cinese è quella di dissolvere i tan, la capacità, in questo caso, di dissolvere il catarro denso (ad esempio in caso di sinusite “bloccata”). Qui il miele viene combinato con altri alimenti, ad esempio latte o mandorle se l’esigenza è quella di fluidificare il muco, oppure cipolla o alimenti piccanti se occorre mobilizzare.
Proprio a motivo di questa sua azione umidificante, il miele risulta controindicato in caso esista, a livello di sistema funzionale di Polmone, un quadro di umidità, cosa che si verifica se ci troviamo dinanzi ad un espettorato copioso e molto fluido e se gocciola il naso.
Il miele, proprio grazie a queste sue caratteristiche, può essere impiegato sia in cucina, che in campo farmacologico, così come in campo estetico per la salute e la bellezza di pelle e capelli.
Per le ricette di cucina rimando ad un mio articolo di qualche tempo fa , per quanto riguarda invece ricette curative per l’inverno a base di miele, propongo uno sciroppo per la tosse che sarà particolarmente utile di qui a poco:
Sciroppo alle erbe contro la tosse
500 ml di acqua, 1 cucchiaio di semi di anice, 1 cucchiaio di radice di liquirizia essiccata, 1 cucchiaio di timo secco, 200 ml di miele di eucalipto
Mettere in un pentolino l’acqua, l’anice e la liquirizia, coprire e far sobbollire per 15 minuti. Togliere dal fuoco, unire il timo, coprire ancora e lasciar intiepidire. Filtrare il decotto e unire il miele. Se non dovesse sciogliersi bene, scaldare il pentolino a bagnomaria, a fuoco basso. Conservare lo sciroppo in frigo in un vasetto di vetro a chiusura ermetica per 3 mesi al massimo. Si consuma in ragione di un cucchiaino al bisogno finché non passa la tosse.
Per la bellezza del corpo, infine, rimando alla ricetta per un gommage delicato all’arancio e miele e di seguito a quella di una maschera per capelli sfibrati che risulterà molto utile in questo periodo dell’anno e ad una maschera per il viso, ideale per la pelle grassa e macchiata:
Maschera per capelli sfibrati
2 cucchiai di miele fluido, 4 cucchiai di yogurt, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva. Mescolare in un recipiente i tre ingredienti, stendere il composto su cute e capelli in tutta la loro lunghezza, lasciando in posa – coperti da una cuffia – per 30 minuti. Al termine, risciacquare con acqua e shampoo. A meno che i capelli non siano particolarmente sfibrati, ripetere dopo una decina di giorni, altrimenti dopo una settimana.
Maschera per il viso al miele
2 cucchiai di miele grezzo, 1 cucchiaino di argilla, 2 gocce di olio essenziale di lavanda
Mescolare gli ingredienti e lavorarli fino ad ottenere una pasta un po’ fluida. Stendere sulla pelle pulita e tenere in posa per 15 minuti, quindi, rimuovere con acqua calda, servendosi di una spugnetta.