Riequilibrio alimentare
Dal momento che tutte le medicine tradizionali concordano sul fatto che la causa principale e la cura fondamentale di tutte le malattie vada ricercata nel cibo, tanto più che, secondo quanto lo stesso Ippocarte diceva “esistono malattie che si curano solo con il cibo”, il lavoro di un naturopata non può prescindere dal fornire consigli alimentari volti al riequilibrio della persona, magari in concomitanza con altre tecniche.
Questo significa che non suggerisco diete in senso classico, ma consigli per reimpostare il proprio regime alimentare o per far fronte a particolari esigenze legate a momenti della vita della persona o alla stagione dell’anno o della vita o per affiancare terapie mediche in caso di patologie particolari di cui la persona può soffrire. Cerco di suggerire uno stile di alimentazione, che è poi un tassello – importate – di uno stile di vita volto al benessere dell’intera persona.
Nell’ambito di questo percorso ho seguito nel corso della mia formazione quanto proposto dalle voci oggi credo più autorevoli in campo di sana alimentazione (Metodo Kousmine, le proposte del dott. Berrino e della sua équipe. dell’Istituto Italiano dei Tumori di Milano, la Dieta Gift del dr. Attilio e Luca Speciani, Martin Halsey de La Sana Gola di Milano), oltre ad approfondire quanto proposto dalle antiche tradizioni mediche quale quella Ayurvedica e la Medicina Tradizionale Cinese in campo di dietetica.
Per concludere, sono diventata Operatore Gift, studiando e applicando un metodo di recupero del peso forma che non si concentra sul calcolo delle calorie, ma sui segnali che il nostro cervello invia al resto del corpo quando si parla di cibo e sulle modalità per reimpostarli se il loro corretto funzionamento dovesse essere andato perduto.
Quando si utilizza il riequilibrio alimentare
Sempre e per tutti: l’alimentazione è la base di tutto ed è quello che facciamo più spesso, oltre a respirare; nessuna terapia può prescindere da un riequilibrio alimentare se si vuole che abbia effetti duraturi. La via per un duraturo ben-essere passa dal cibo. Il cibo può essere, infatti, la nostra “medicina” o il nostro “veleno” e in questo senso è davvero un “farmaco”.
Mangiare bene aiuta infatti a mantenersi in forma e ad essere anche più belli. Per questo sono convinta che sia indicato fornire consigli alimentari anche quando il cliente sceglie prendersi cura di sé attraverso dei trattamenti estetici, in particolarmodo se gli stessi riguardano la pelle, i capelli, la cellulite e così via.
L’attività formativa e informativa
Ogni giorno compiamo azioni che, essendo ormai diventate un’abitudine, non richiamano più la nostra attenzione e la nostra consapevolezza: le compiamo in maniera automatica, senza rendercene conto. Una di queste azioni è mangiare.
Ed è un vero peccato: alimentarsi, infatti, è un atto altamente trasformativo, dal momento che prendiamo il mondo che ci circonda e lo trasformiamo in noi. Proprio perché introduciamo dall’esterno qualcosa nel nostro organismo, mangiare è un momento in cui il piacere può mescolarsi anche al timore che quello che consumiamo rischi di non farci bene. D’altro canto, oggi è diventato sempre più difficile capire di cosa ci alimentiamo davvero.
Come dice Anna Villarini, “saper mangiare è come andare in bicicletta: richiede equilibrio e questo significa saper valutare e distinguere ciò che è bene mangiare da ciò che è dannoso o non sano; significa tener nel giusto conto le regole acquisite e a volte saperle infrangere per poi tornare a rispettarle; significa essere consapevoli di ciò che mettiamo nel piatto”.
Mangiar sano e consapevole non significa però escludere i piaceri del cibo e della tavola.Dobbiamo smettere di pensare che prenderci la responsabilità della nostra alimentazione comporti una vita di privazioni e tristezze alimentari.
Per questo motivo organizzo ormai da tempo, in collaborazione con associazioni culturali, sportive, Comuni e altre organizzazioni su diversi territori, corsi di consapevolezza alimentare, sia di tipo meramente teorico, che teorico-pratico in collaborazione con uno chef attento alla Cucina Naturale, oltre a serate divulgative che contribuiscano a migliorare l’odierna cultura alimentare.