La bevanda giusta per l’estate? Il tè verde!
Stiamo avvicinandoci a grandi passi all’estate, il caldo, che si è già fatto sentire nei giorni scorsi, ci spingerà alla ricerca di bevande rinfrescanti e il rischio di ricorrere a bibite dannose per la nostra salute crescerà con l’aumentare della nostra ricerca di refrigerio.
Cosa bere allora che sia piacevole, ma anche salutare? Una bevanda senz’altro consigliata per l’estate è il tè verde, un utile antiossidante in grado di proteggere la salute generale e di concorrere all’acquisizione di una migliore forma fisica.
Un’avvertenza importante è quella di non zuccherarlo perché l’eccesso di zuccheri semplici lavora in modo opposto all’azione positiva del tè verde. Un’altra avvertenza è quella di non addizionarvi il latte in quanto la caseina ivi contenuta disattiva l’azione dei polifenoli, le sostanze che rendono utile alla salute il tè verde.
In vista dell’estate, inoltre, il tè verde diventa particolarmente interessante anche perché aiuta a combattere i chili in eccesso. Gli esperti di una università americana (la Penn State University) hanno identificato, infatti, nel tè verde alcune sostanze in grado di indurre l’organismo a bruciare i grassi in eccesso, così come a ridurre l’assorbimento dei grassi introdotti con l’alimentazione. In particolare, sarebbero i polifenoli e specificatamente le catechine contenute nel tè verde, le sostanze che contribuirebbero a questo risultato. Esse causano infatti un aumento della termogenesi: in questo modo il nostro corpo, producendo più calore, brucia anche i grassi localizzati nel tessuto adiposo, azione utile a chi desideri perdere qualche chilo di troppo.
Un’ulteriore azione utile in modo particolare in vista dell’estate, ma ovviamente non limitata a questa stagione, è quella detossinante che si esercita attraverso la diuresi. Favorendo l’eliminazione di grassi e zuccheri mediante il drenaggio dei liquidi, il tè verde risulta indicato in caso di ritenzione idrica, cellulite e infezioni delle vie urinarie come la cistite.
Il tè verde svolge poi una gamma molto ampia di azioni utili alla salute dell’organismo che comprendono anche la prevenzione di malattie importanti quali il cancro, l’osteoporosi, il diabete, il morbo di Parkinson e l’Alzheimer, per citarne solo alcune. Tale bevanda risulta anche utile come anti-aging, o a sostegno del sistema immunitario, così come per la protezione di cuore e vasi sanguigni. Sono ormai innumerevoli gli studi a livello mondiale che attestano, in particolare, l’azione di una delle sue catechine, l’epigallocatechina-3-gallato (EGCG), nel contrastare e prevenire, ad esempio, l’angiogenesi o la perdita delle facoltà cognitive. Questa molecola viene però distrutta nella fermentazione necessaria alla produzione del tè nero, mentre rimane presente in abbondanza nel tè verde, ossia quello non fermentato.
Perché possa estrinsecare le sue qualità in senso antitumorale, però, occorre lasciare il tè in infusione almeno otto-dieci minuti, consumandolo immediatamente dopo, in modo da garantire l’estrazione efficace dei suoi principi attivi, pratica che farebbe storcere il naso a qualunque cultore del tè.
Non tutte le varietà di tè verde, inoltre, contengono paragonabili quantità di catechine. I tè verdi giapponesi come il gyokuro e il sencha ne contengono, infatti, quantità maggiori rispetto alle varietà cinesi.
Se qualcuno, infine, dovesse temere la presenza di teina, ricordo che il tè Bancha ne è naturalmente a basso contenuto, mentre il Kukicha (rametti di tè leggermente tostati che richiede una bollitura di 10 minuti) è quasi completamente privo di teina e il Genmaicha, arricchito di riso integrale tostato e molto amato dai bambini, è anch’esso povero di teina.
Vediamo a questo punto cosa ci dice la medicina cinese sul tè verde. Come più ampiamente spiegato nell’articolo dedicato al tè verde scritto da una delle mie insegnanti, Karin Wallnoefer, che vi invito a leggere, secondo la medicina cinese il tè verde possiede una natura termica rinfrescante e un sapore amaro e dolce. I suoi effetti si dirigono ai sistemi funzionali di Cuore, Polmone, Stomaco e Milza, ma toccano anche Fegato e Rene.
I principali effetti del tè verde hanno a che fare con la sua natura termica rinfrescante. Il tè verde è un’ottima bevanda estiva, pur essendo bevuto caldo, soprattutto quando il caldo estivo comporta irrequietezza o mal di testa.
Per aumentare l’effetto calmante sul Fegato il tè verde può essere infuso insieme a menta, menta cinese o fiori di crisantemo cinese.
Anche secondo la medicina cinese, il tè verde ha un buon effetto disintossicante (legato alla sua capacità di purificare Calore) e diuretico, cosa facilmente verificabile, tra l’altro. In Cina si utilizza anche per sostenere la digestione, tanto da essere la bevanda che accompagna usualmente il pasto. Il tè verde, infatti, grazie al suo sapore amaro, accompagna il qi verso il basso, aiutando così il lavoro di Stomaco e quello relativo all’evacuazione.
Pur essendo il tè verde un alleato molto prezioso, non per questo si addice a tutti nella stessa maniera. Dato il suo effetto stimolante, dovrebbe essere consumato con attenzione nella seconda metà della giornata e non dovrebbe essere abitualmente offerto ai bambini (a meno di non impiegare il tè bancha, che ha un contenuto di teina molto più basso). È sconsigliato, inoltre, il consumo elevato di tè da parte dei bambini (e di tutti coloro che hanno il ferro basso) perché il tè ostacola l’assimilazione del ferro.
A parte scegliere varietà naturalmente meno ricche di teina, un modo per ridurne il contenuto medio, è il seguente: effettuare una prima infusione di 20 secondi, buttar via l’acqua ed aggiungerne di nuova lasciando in infusione per 2-3 minuti.
Secondo la medicina cinese chi soffre di disturbi del sonno dovrebbe evitare il consumo di tè, così come non andrebbe in generale consumato in dosi eccessive in quanto può comportare palpitazioni, insonnie e cefalee.
Quali sono dunque queste dosi eccessive? Testi tradizionali menzionano una dose giornaliera massima di 3-9 g. Dato che numerosi studi hanno comunque constatato che non ci sono effetti collaterali seri fino ad una quantità di venti tazze al giorno, in condizioni normali possiamo tranquillamente consumare da tre a cinque tazze al giorno.
Sempre secondo la medicina cinese, l’effetto rinfrescante del tè verde non è vantaggioso per persone con uno yang debole e sintomi di Freddo interno; gli effetti fortemente drenanti possono inoltre peggiorare secchezza e un deficit di Sangue.
Abbiamo sin qui parlato del tè a livello teorico, per passare dalla teoria alla pratica e capire come sceglierlo e come prepararlo, seguitemi nei prossimi giorni. Pubblicherò infatti un nuovo articolo con tutte le indicazioni necessarie e alcune ricette rinfrescanti particolarmente indicate per l’estate.