Fiori di Bach e sport: anche Leo Messi li ha usati con successo
Mi è capitato tra le mani nei giorni scorsi un articolo di El Mundo del 2015 intitolato “Il segreto di Messi: fiori, terapia emozionale e kinesiologia” e mi sono subito incuriosita.
Nell’articolo si racconta del metodo impiegato da un noto medico italiano per risolvere i problemi del campione di calcio Leo Messi, problemi che gli impedivano di rendere al meglio in campo. Si tratta di un metodo che unisce l’uso dei Fiori di Bach, della kinesiologia, della terapia emozionale e di un’alimentazione equilibrata che prevede, tra le altre cose, un ampio consumo di frutta, verdura e acqua di qualità.
Cambiando alimentazione, il campione ha risolto i problemi muscolari che lo affliggevano e lo obbligavano a stare lontano dal campo. Quello che però lo ha aiutato sul piano emotivo è stato l’impiego dei Fiori di Bach. Questi rimedi, infatti, non trattano malattie o sintomi, ma le emozioni che vi sono sottese.
Quando si tratta di reggere alle pressioni cui è soggetto uno sportivo professionista, infatti, le emozioni possono, prima o poi, squilibrarsi e generare una sofferenza psichica che finisce inevitabilmente per riverberarsi sulle prestazioni sportive stesse.
Ansia da prestazione, paura di non essere più all’altezza oppure di deludere i propri tifosi o le aspettative del proprio allenatore, mancanza di fiducia nelle proprie capacità, eccessivo perfezionismo, insoddisfazione per i risultati raggiunti, incapacità di perdonarsi il benché minimo errore: queste sono solo alcune delle emozioni che possono entrare in gioco e far sì che il nostro campione si trovi fuori armonia, esattamente come può accadere a chiunque di noi.
Ma il nostro ipotetico campione potrebbe anche nel tempo arrivare a provare un vero e proprio senso di angoscia oppure continuare a recriminare tornando con la mente di continuo ai “bei vecchi tempi andati” in cui gli stadi lo osannavano, o, ancora, sentirsi troppo stanco sia a livello fisico che psichico e finire in una sorta di apatica accettazione di quanto gli sta accadendo.
In questi casi potrebbe arrivare a perdere il controllo in campo per qualsiasi sciocchezza, o lasciarsi prendere dalla rabbia alla minima provocazione, o, ancora, sentirsi sempre più agitato e per questo sempre meno in grado di raggiungere i risultati attesi, entrando così in un circolo vizioso dal quale è davvero difficile uscire da soli.
In situazioni come queste i Fiori di Bach sono di estremo aiuto.
Honeysuckle, ad esempio, aiuterà il nostro sportivo professionista a stare nel presente e ad evitare di rimuginare sugli allori o gli errori del passato; Olive sarà utile per affrontare la sensazione di sfinimento psico-fisico; Cherry Plum sarà impiegato per la paura di perdere il controllo; Mimulus per la paura di deludere le aspettative altrui o quella che ultimamente gli arriva addosso prima di scendere in campo; Larch per aumentare la fiducia in se stesso; Oak se è il tipo che non molla mai, anche quando è sfinito; per chi è convinto della sensatezza del vecchio adagio “mi spezzo, ma non mi piego”; Holly per trasformare la rabbia, la frustrazione in energia creativa. E così si potrebbe continuare ancora.
I Fiori di Bach, perciò, dovrebbero costituire uno strumento d’elezione nel kit di assistenza allo sportivo, professionista e non, dal momento che è ormai assodato quanto la psiche e le emozioni possano influire sulla prestazione sportiva.
Lo sport, infatti, è parte della vita e la vita può essere vissuta più o meno armoniosamente a seconda delle emozioni e del modo di affrontarle di ognuno di noi.