Freddo e umido: son dolori! Combatterli con il cibo
Sai come dicono? Che l’Epifania tutte le feste si porta via.
Ecco, se oltre alle feste desideri che si porti via anche i dolori che probabilmente il clima freddo e umido di questi giorni, oltre ai bagordi natalizi, ha favorito, non hai che da leggere questo articolo.
Se soffri di artrosi, di generici “dolori” non meglio identificati, o di altre problematiche a carico dell’apparato osteo-articolare, infatti, il clima di questi giorni non può che aver peggiorato la situazione.
Se a questo aggiungi gli sgarri dei pranzi natalizi, solitamente ricchi di zuccheri e grassi e il rientro al lavoro, che ti fa magari venir voglia di consolarti con qualche simpatico avanzo dolce (qualche panettone o torrone o cioccolato regalato vuoi non ti siano avanzati? E-poi-sarebbe-davvero-un-delitto-buttarli-via), il quadro pro-dolore è completo.
Cosa fare a questo punto se stai andando in giro storto come la cara vecchina che lascia calze piene di carbone ai bambini cattivi?
Oltre a cercare di muoverti come e appena puoi, perché il moto fisico aiuta a tenere a bada artrosi e problematiche simili, quello che puoi più facilmente fare è seguire una dieta anti dolore, almeno per le prossime settimane.
In cosa consiste una dieta anti dolore?
É presto detto.
Bevi acque ricche di calcio
A meno di controindicazioni specifiche, le acque ricche di calcio aiutano a neutralizzare l’acidità del nostro corpo, contrastando anche l’attività di sottrazione del calcio dalle ossa che l’eccesso di acidità di un’alimentazione quale quella seguita durante le Feste provoca. Dato che artrosi e malattie similari si sviluppano in situazioni di tossicità e acidità all’interno del nostro corpo, bere acqua alcalina ti aiuterà ad alleviare i dolori.
Scegli di preferenza cibi alcalinizzanti
Per lo stesso motivo abbonda in verdura, soprattutto ortaggi verdi, frutta di stagione, mandorle e legumi: sono tutti alimenti alcalinizzanti. Alimenti acidificanti sono invece la carne, le uova, il pesce, il caffè, lo zucchero, il tè, le bibite dolci, il cioccolato, gli oli raffinati, i cereali e il latte e derivati. Tutti cibi che hai consumato in abbondanza durante le Feste.
Evita lo zucchero e i cibi/bibite zuccherati
L’eccesso di zucchero provoca rilascio di insulina e alla lunga resistenza insulinica, principale fattore pro-infiammatorio dell’organismo e quindi pro-dolore.
Così, se ti senti giù di morale per via dei dolori che ti assalgono, non consolarti con biscotti o una fetta di torta, meglio una tazza di mirtilli o, in generale, di frutti di bosco, magari dolcificati con un po’ di sciroppo d’acero, un dolcificante ricco di sali minerali, sostanze antiossidanti e antinfiammatorie (ma non per questo da consumare a go-go, dato che alza comunque la glicemia). Oppure preparati una bella tisana calda ai chiodi di garofano, zenzero, cannella e scorza d’arancia.
Alterna gli alimenti
Non mangiare, ad esempio, pasta tutti i giorni, o riso, ma alterna ogni giorno – se è possibile – un cereale diverso. La tradizione antroposofica, ad esempio, abbina un cereale diverso ad ogni giorno della settimana: Lunedì, riso; Martedì, orzo; Mercoledì, miglio; Giovedì, segale; Venerdì, avena; Sabato, mais e Domenica, frumento. Se sei curioso e vuoi saperne di più, ti consiglio il libro di Emma Graf “La cucina a base di cereali in armonia coi giorni della settimana”.
Lo stesso dicasi per i legumi: non solo fagioli cannellini e piselli, ma fagioli di tutti i tipi e colori, ceci, lenticchie, fave, fino a quelli meno noti quali cicerchie e roveja.
Per quanto riguarda la verdura, che come la frutta deve essere di stagione, ricordati di consumare tutte le varietà disponibili in questo periodo: tutti i tipi di crucifere, ad esempio: verza, cavolfiori, cavoli romani, cavolo nero, cavoletti di Bruxelles, broccoli, cavolo cappuccio, cavolo rosso e così via; ma anche porri, radici, sedano rapa, verdure a foglia verde: bietole, coste, spinaci, cicoria, cime di rapa, scarola, carciofi e così via.
I broccoli, in particolare, come tutte le crucifere, sono molto importanti per la salute articolare dal momento che contengono sulforafano, un potente antiossidante che limita l’erosione delle cartilagini di cui sono composte le articolazioni.
A tal proposito potrebbe esserti molto utile tenere per qualche settimana una sorta di diario, sul quale appunterai quello che mangi nei vari pasti: in questo modo ti renderai forse conto che la sensazione che avevi di variare frequentemente gli ingredienti dei tuoi pasti, era in realtà soltanto – appunto – una sensazione e che la tua dieta presenta, quanto a varietà, ampi margini di miglioramento.
Non eccedere nel consumo di latticini
Le proteine del latte vaccino sarebbero indirettamente correlate allo sviluppo di patologie neuro-degenerative, malattie autoimmuni e diverse forme di artrite. Molti soggetti, inoltre, hanno difficoltà anche ad assimilare lo zucchero del latte, il lattosio, a causa della mancanza o della riduzione degli enzimi deputati alla sua digestione, la lattasi.
Non eccedere nel consumo di frumento e cereali con glutine
Anche se non sei celiaco o sensibile al glutine, una buona norma è quella di scegliere alimenti preparati a partire da grani antichi, di buona qualità, possibilmente biologici, oltre a garantire una buona rotazione con cereali senza glutine. In una parola: non mangiare pasta ogni giorno e quando lo fai, scegli pasta di ottima qualità, possibilmente integrale, se il tuo intestino lo consente. Il glutine è comunque una sostanza pro-infiammatoria ed è per questo consigliato dare la possibilità al tuo organismo di riprendersi per qualche giorno dopo averlo consumato.
Se non lo conosci, inserisci nella tua alimentazione anche uno pseudo-cereale quale l’amaranto, ricco di proteine ad alto valore biologico, oltre che di fibre che lo rendono un alimento a basso indice glicemico. Anche il grano saraceno è un’ottima scelta, un altro pseudo-cereale raramente utilizzato, che è in realtà molto saporito e versatile, oltre che di rapida preparazione.
Riduci il consumo di carne ed evita la carne rossa e tutti i salumi
Dai la preferenza a carni bianche, cotte a fuoco lento. Evita o lascia per occasioni speciali il consumo di carne rossa perché altamente acidificante per l’organismo.
Sostituisci il pesce alla carne
Il pesce cotto, meglio se al vapore, è sicuramente meno problematico della carne per l’organismo, meglio ancora se pesce grasso (salmone selvaggio, sgombro, sardina, alice, ecc.).
Consuma frutta e verdura ricca di vitamina C
La vitamina C è molto utile per la salute delle cartilagini e per la produzione del collagene, oltre che essere un grande antiossidante. Se vuoi, perciò, ridurre i tuoi dolori abbonda di alimenti ricchi di questa vitamina: agrumi, kiwi, mele, ribes, ma anche ananas, che, in più, contiene un enzima – la bromelina – che funziona come antinfiammatorio naturale, fornendo un aiuto contro dolore e rigidità. Tra gli ortaggi ricchi di vitamina C troviamo invece cardi, prezzemolo, cavolo nero, cime di rapa, spinaci, peperoncino, broccoletti.
Tra le spezie privilegia chiodi di garofano, curcuma, zenzero e cannella
I chiodi di garofano hanno un elevato potere antiossidante e presentano interessanti proprietà antinfiammatorie e analgesiche molto utili per contrastare il dolore. Sono, inoltre, molto indicati nel periodo invernale per il loro potere riscaldante. Si possono impiegare per aromatizzare piatti dolci e salati, oltre che per ottime tisane invernali, in abbinamento alla cannella e allo zenzero.
La cannella, oltre ad avere innumerevoli proprietà (riduce, ad esempio, la glicemia e il colesterolo), è un antidolorifico naturale ed è stata molto studiata per le sue proprietà anti artrosi. Impiegarla con regolarità in cucina, sia in preparazioni dolci, che salate, ti aiuterà a combattere il dolore, oltre a dolcificare senza provocare rialzo della glicemia.
La curcuma è uno degli alimenti più studiati, soprattutto per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, oggi ormai ampiamente documentate. Se vuoi farne un pieno benefico per le tue articolazioni, vai a vedere come si prepara il famoso golden milk e consumalo per quaranta giorni, come consigliato ai praticanti yoga.
Lo zenzero, infine, ha una documentata efficacia come coadiuvante nel trattamento delle infiammazioni articolari grazie alla presenza del gingerolo, una sostanza che secondo diversi studi condotti avrebbe la proprietà di migliorare il dolore articolare.
Stante quanto sopra, è evidente il motivo per cui durante l’inverno bere una buona tisana a base di spezie, riscaldante e antinfiammatoria, è un’ottima idea, sia per coccolarsi, che per migliorare i dolori.
Impiega metodi dolci di cottura
La cottura ad alte temperature (tra i 120°C e i 180°C) provoca lo sviluppo di sostanze tossiche dovute alla reazione di Maillard. Il forte movimento molecolare che si crea a queste temperature, infatti, favorisce la formazione di nuove combinazioni molecolari chiamate glicotossine-AGE, dannose per l’organismo umano anche perché complesse e difficili da digerire per i nostri enzimi. Dato che le glicotossine tendono ad accumularsi nel collagene e nella mielina, creando conseguenze su cartilagini, articolazioni e dischi intervertebrali, oltre che muscoli e nervi, la loro formazione sarebbe correlata all’insorgere o all’aggravamento di malattie artritiche e degenerative, oltre a patologie legate al dolore, quali ad esempio la fibromialgia.
Per questo motivo è consigliato, se scegliamo di seguire un’alimentazione anti dolore, impiegare metodi di cottura quali la cottura al vapore, o in umido, oppure quella saltata in padella, evitando di abbrustolire gli alimenti o di cuocerli alla brace o sulla griglia.
Mastica lentamente
Più mastichi, più agevoli il lavoro dell’apparato digerente, facilitato dagli enzimi contenuti nella saliva.
Last but not least
Per concludere, se invece che un indolenzimento legato al clima di questo periodo, quello di cui soffri è un vero e proprio dolore ricorrente, legato magari a patologie autoimmuni o di altra natura, i consigli di cui sopra dovranno essere ancora più stringenti e sarà fondamentale affrontare con attenzione la questione della salute del tuo intestino.
Un’eccessiva permeabilità della muscosa intestinale, così come uno squilibrio nella flora batterica intestinale sono elementi ormai sempre più riconosciuti come causa di moltissime patologie su base infiammatoria legate al dolore, oltre che delle stesse malattie autoimmuni.
Solo come flash, ricordo anche che la sensibilità al glutine (non necessariamente celiachia) pare legata alle medesime problematiche.
La buona notizia è che è possibile ripristinare il buon funzionamento della barriera intestinale tramite l’eliminazione dei fattori ambientali che interagiscono negativamente con i fattori genetici predisponenti alle malattie autoimmuni.
Per concludere
A chi fosse interessato ad approfondire questi argomenti, suggerisco la lettura di alcuni libri:
Jacqueline Lagacé – L’alimentazione anti dolore – Sperling & Kupfer
Jean Seignalet – L’alimentazione ovvero La terza medicina – Nuova Ipsa Editore
Paolo Valli – La tua svolta al dolore – Tecniche Nuove