In difesa del cibo
È il libro che amplia e sviluppa il precedente “Il dilemma dell’onnivoro” nel quale Michael Pollan -. giornalista e professore universitario statunitense specializzato in alimentazione – svela cosa in realtà sia contenuto nei cibi che l’industria alimentare propone ai nostri sempre più inconsapevoli e viziati palati.
Una delle conclusioni a cui giunge è, ad esempio, che se davvero ci sta a cuore la nostra salute, dobbiamo evitare i prodotti che si dichiarano salutari perché questo è un forte indizio che non si tratta di veri alimenti.
Nella prima parte del libro viene ricordato come la nostra sia l’era del nutrizionismo, un’era in cui i cibi non vengono considerati nel loro complesso, ma sezionati in componenti nutritive, un’epoca nella quale sembra divenuto impossibile mangiare senza i suggerimenti di un esperto.
Come se, invece che sbucciare un’arancia o un pompelmo, fosse la stessa cosa assumere una certa quantità di vitamina C, senza capire che un cereale, un frutto o un ortaggio o un legume o un pesce non è una semplice somma di componenti nutrizionali, di sali minerali, vitamine, antiossidanti, omega-3 e così via, ma qualcosa di unico, composto da una quantità di sostanze impossibili da identificare precisamente tutte, che lavorano in sinergia o per temperare l’azione l’una delle altre.
Logicamente Pollan parla della realtà americana, ma quello che scrive, purtroppo, comincia a trovare sempre più applicazione anche nel nostro paese.
Nella seconda parte del libro l’autore fornisce una serie di consigli ben argomentati per sfuggire alla dieta occidentale, tra questi: mangiate cibo vero, soprattutto mangiate vegetali e con moderazione.
Non vi suona familiare rispetto a quanto avete probabilmente già letto negli articoli di questo sito?
Michael Pollan
In difesa del cibo
Adelphi