Come depurare il fegato dopo le Feste
Sopravvissuti ai bagordi natalizi e di fine anno? Avete messo su qualche chiletto e il vostro fegato è insorto per via degli straordinari cui l’avete costretto? Vi sentite un po’ rimordere la coscienza e pensate che un bel periodo di depurazione potrebbe proprio fare al caso vostro? Oppure avete “fatto i bravi”, ma depurarsi-ogni-tanto-fa-così-bene?
Ecco qualche facile consiglio da seguire almeno per 3 settimane a cominciare dai primi di gennaio, o comunque al rientro dalle ferie.
Limone
Nonostante il suo sapore acido il suo succo ha in realtà un effetto alcalinizzante sull’organismo dovuto all’acido citrico che contiene.
Bevi ogni mattina a digiuno il succo di mezzo limone diluito in un bicchiere di acqua a temperatura ambiente o tiepida. Lavati i denti dopo e non mangiare per almeno mezz’ora. Ovviamente non zuccherare e bevi a piccoli sorsi.
L’assunzione regolare di succo di limone aiuta a ridurre il colesterolo, l’uricemia ed è di giovamento in tutti i casi di eccessiva acidificazione dell’organismo.
Tisane in soccorso del fegato
Ecco qualche idea per una tisana specifica capace di aiutare a ristabilire la corretta funzionalità epatica:
- infuso di frutti (impropriamente chiamati anche “semi”) di cardo mariano, menta foglie e cumino
- radici di bardana e di tarassaco in decotto, utile anche per la bellezza della pelle, da dolcificare con miele di tarassaco
- infuso di fumaria
- infuso di foglie di carciofo, frutti di cardo mariano, da dolcificare con miele di tarassaco
- infuso di achillea millefoglie e camomilla matricaria
Fitoterapici e integratori per il fegato
Un aiuto ad un fegato affaticato e che ha avuto parecchio da lavorare può venire dalle seguenti piante. Te le consiglio in estratto secco titolato, in modo da evitare l’assunzione di ulteriore alcol.
Tarassaco: stimola, tra le altre cose, l’attività del fegato e della colecisti influendo favorevolmente sulle funzioni digestive e intestinali, lavora inoltre anche a livello pancreatico migliorando la digestione. Ti consiglio di assumere l’estratto secco standardizzato in ragione di 250-500 mg al giorno per un ciclo di 21 giorni. Da non consumare in caso di problemi di ostruzione alle vie biliari.
Cardo Mariano: libera da scorie e tossine e ha una funzione protettiva e rigeneratrice del fegato in virtù del suo principio attivo, la silimarina. È molto utile anche ai fumatori accaniti. Ti consiglio di assumere l’estratto secco, titolato in silimarina almeno al 70%, due-tre volte al giorno. Da impiegarsi con cautela da parte degli ipertesi.
In commercio puoi trovare prodotti che combinano le due piante appena citate, magari con l’aggiunta del carciofo, altro valido aiuto per il fegato.
Anche l’inositolo, che non è un fitoterapico, ma una vitamina, precisamente la vitamina B7, è un integratore in grado di facilitare la respirazione e il corretto funzionamento degli organi che contengono un numero elevato di mitocondri, come i muscoli, il fegato e la pelle. In particolare, l’inositolo è risultato molto utile per la disintossicazione epatica e per sostenere il tono dell’umore, cosa sempre molto utile al momento del rientro da un periodo di ferie.
Consigli alimentari
Potrebbero essere molti di più, ma come flash d’agenzia mi limito a consigliarti per almeno un mese di:
- eliminare tutti gli insaccati e le carni conservate
- eliminare alcol di ogni genere
- ridurre i grassi, soprattutto a cena
- aumentare (gradatamente) il consumo di fibre: sì all’integrale, sì alla frutta (bio) con la buccia, al pane integrale ai cereali misti e così via
- consumare grandi quantità di verdura (privilegiando carciofi, cardo, sedano, sedano rapa, cicorie, carote e tutta la famiglia delle brassicacee: cavoli, broccoli, e Co.) e frutta (ottima la mela e gli agrumi che, grazie al limonene, attivano gli enzimi)
- utilizzare spesso la curcuma, una spezia dalle mille proprietà, tra le quali anche quella di aiutare il fegato, oltre ad essere antinfiammatoria
- fare largo uso di rosmarino come erba aromatica
- consumare una cena più leggera possibile, rifacendoti con una colazione abbondante e completa. Il fegato lavora, infatti, soprattutto la notte e ha bisogno per questo motivo di essere lasciato tranquillo per svolgere al meglio il suo compito