Al posto del sale
Il sale, da sempre il principale insaporitore per i cibi, in grado di fungere anche da conservante, è sempre stato presente nella nostra cucina. Negli ultimi decenni, però, il consumo di sale è andato progressivamente aumentando, con gli effetti negativi sulla salute che un’eccessiva assunzione di sodio può provocare: aumento della ritenzione idrica, aumento della pressione, impoverimento di calcio e quindi maggior rischio di osteoporosi e così via.
Per questo motivo, il consiglio di oggi è quello di ridurre l’uso del sale in cucina a favore di erbe aromatiche e semi che possono sostituirlo con successo, senza nulla togliere al gusto. Di seguito alcune idee e suggerimenti di facile realizzazione (tratti da vecchi numeri di Cucina Naturale) che potrete variare a seconda di quello che avete in casa o di ciò che la vostra fantasia vi suggerisce.
Misto di pane e maggiorana
Tagliate a dadini molto piccoli 100 g di pane integrale o di grano duro, conditelo con un cucchiaio d’olio e 2 cucchiai di semi di girasole. Stendete i cubetti su una teglia e tostateli in forno a 200°C per dieci minuti, lasciandoli seccare. Una volta freddi, frullateli finemente mescolandoli con un cucchiaio abbondante di maggiorana secca. Sistemate il misto in un barattolo e conservate in frigo al massimo per una settimana.
Mix di pane alle erbe e alle nocciole
Riducete in dadini 100 g di pane toscano. Riunite su un tagliere uno spicchio d’aglio, 12 foglie di salvia e gli aghi di un rametto di rosmarino e tritateli finemente. Rosolate velocemente il battuto in una padella con 4 cucchiai di olio, aggiungete il pane a dadini e lasciatelo tostare bene per qualche minuto a calore medio-basso. Una volta freddo, frullate il tutto con 50 g di nocciole tostate e stendete la miscela su un vassoio. Lasciate asciugare per 30 minuti, mettete in un barattolo in frigo, dove si conserverà per 4-5 giorni.
Polvere aromatica con alghe nori e semi
In un pentolino dal fondo spesso tostate per 5 minuti scarsi 2 cucchiai di semi di sesamo e 2 cucchiai di semi di zucca sgusciati. Dopo 10 minuti circa tostate tostate direttamente sulla fiamma a intensità media 2 fogli di alghe nori con il lato lucente rivolto verso l’alto finchè non assumono una vaga colorazione verde. Quindi sbriciolatele in un frullatore aggiungendo i semi tostati fatti raffreddare e frullate rapidamente. Lasciate raffreddare la polvere, quindi chiudetela in un contenitore e conservatela in frigo per 3-4 giorni.
Semi misti tostati
Ponete in una padella dal fondo spesso un cucchiaio di semi di lino, uno di semi di girasole, uno di semi di zucca e uno di semi di sesamo facendoli tostare per 5 minuti a calore basso e rigirando spesso con un cucchiaio di legno. Frullateli non troppo finemente e usateli da soli o mescolati ad 1 o 2 cucchiai di pangrattato. Se lo desiderate, per avere un maggior apporto di vitamine e sali minerali, potete aggiungervi un cucchiaio di lievito di birra o di germe di grano in scaglie. Da consumare fresco.
Per concludere, alcuni consigli, oltre all’uso di erbe e spezie, per usare al meglio il sale e limitarlo al massimo: usate solo sale marino integrale invece di quello raffinato, il primo mantiene, infatti, preziosi minerali, oltre al sodio e conferisce per questo più sapore alle pietanze; usate il gomasio invece del sale (lo potete acquistare già pronto nei negozi di alimentazione naturale o potete prepararlo da voi con la ricetta che troverete qui nei prossimi giorni); salate solo a fine cottura, in questo modo il sale si distribuisce per lo più sulla superficie degli alimenti e ne serve di meno; marinare carne o pesce o verdure rende superfluo l’uso del sale o ne riduce di molto la necessità; preferite cotture che concentrano i sapori e riducono così la necessità di salare, ad esempio la cottura al cartoccio, alla piastra, al forno; usate ingredienti freschi, di stagione e di qualità: in questo modo non avrete bisogno di inondarli di sale per conferire loro sapore.
Infine, ricordate che bastano 21 giorni per abituare il palato a mangiare con meno sale, trascorso questo tempo ci si riabituerà a sentire di nuovo i sapori sottili e a fare a meno o ad impiegare tranquillamente meno sale senza per questo sentire penalizzato il gusto di ciò che si mangia.