Ansia da guerra in Ucraina: come ridurla
Dopo due anni di pandemia e di martellamento pseudo informativo costante, che ha costretto tutti ad adattarsi ad alti livelli di stress, ora sono i venti di guerra ad occupare la scena e a far crescere a dismisura in ognuno di noi il livello d’ansia.
Quando accade ciò, il corpo reagisce in emergenza per garantire una risposta adeguata: aumenta l’adrenalina, diminuisce il sonno, si mettono in standby i sistemi non direttamente legati alla sopravvivenza e viene così rilasciata l’energia necessaria per poter far fronte al fattore stressogeno. Questa modalità di “emergenza”, però, non può durare a lungo, altrimenti rischiamo di veder esaurire le batterie.
Per questo motivo è molto importante osservare e cogliere i segnali che il nostro corpo ci manda: insonnia, problemi di stomaco, cambiamenti nell’umore, tensioni muscolari, irritabilità, cambiamenti nell’appetito, nel ritmo cardiaco, problemi intestinali e così via.
Per far fronte a tutto ciò ci sarebbe molto utile la saggezza di cui parla la famosa preghiera della serenità scritta dal teologo statunitense Reinhold Niebuhr:
«Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscere la differenza».
Dal momento, però, che tale saggezza non si acquisisce in tempi brevi, possiamo iniziare ad aiutarci lavorando consapevolmente per ridurre il nostro livello di stress e di ansia, nonostante tutto intorno a noi paia congiurare contro.
Come?
Compiendo alcune scelte consapevoli, ad esempio:
- Aggiornandoci al massimo una volta al giorno sull’andamento della guerra attraverso i media o i social. Continuare a leggere sempre le stesse notizie, sia pur in salse diverse, guardare scene raccapriccianti, ascoltare mille pseudo esperti discettare di fanta politica non potrà che innalzare il nostro livello di ansia.
- Aiutando concretamente il popolo ucraino laddove possiamo, con donazioni, aiuti materiali, sostegno alle associazioni che stanno mobilitandosi, facendo attenzione a scegliere quelle affidabili, offrendo ospitalità se si è nelle condizioni di farlo. Offrire aiuto aiuta a farci sentire meglio. Offriamo aiuto a chi ne ha bisogno.
- Compiendo un gesto di aiuto “spirituale” al giorno, non necessariamente rivolto solo al popolo ucraino, certamente in questo momento messo così a dura prova. Fermiamoci, preghiamo, centriamoci e rivolgiamo un pensiero di pace. Fermiamoci e respiriamo. Pratichiamo la gentilezza amorevole verso chi ci circonda; ogni gesto di gentilezza amorevole innesca un’onda che non va persa, ma riverbera a livello energetico.
- Non facendoci prendere dallo spirito divisivo che vorrebbe i buoni da una parte e i cattivi dall’altra; non dimentichiamoci che il popolo russo non vuole tutto la guerra.
- Concedendoci qualcosa di bello ogni giorno, senza sensi di colpa. Solo se si sta bene, fisicamente e interiormente, si ha l’energia necessaria per essere di aiuto e i due anni di pandemia hanno già scavato a livello psichico in ognuno di noi solchi profondi e hanno regalato pesantezze difficili da sostenere.
- Cercando il più possibile di praticare attività fisica, meglio se all’aperto: scatena le endorfine e riduce i livelli di ansia.
- Cercando di esprimere la nostra creatività in ogni modo ci faccia star bene e che ci dia soddisfazione, non importa quanto “sciocco” o piccolo agli occhi degli altri possa sembrare.
- Evitando di abbuffarci di dolci e di cibo spazzatura: aumentano l’ansia in quanto creano un livello di infiammazione nell’organismo che il corpo non sa come gestire. Per saperne di più e approfondire, leggete l’articolo “Cibo e salute mentale” https://www.naturalmentechirone.it/cibo-salute-mentale-quali-legami/
- Iniziando ad esercitare la meditazione e le cosiddette pratiche di lunga vita quali ad esempio Yoga, Qi Gong, Tai Chi: è scientificamente provato che riducono i livelli di ansia e di stress.
- Usando tutti gli strumenti che la natura mette a nostra disposizione, ad esempio i Fiori di Bach. Per avere qualche idea, potete leggere questo articolo scritto durante la pandemia sui Fiori di Bach o questo scritto in precedenza sulle piante adattogene, oppure potete contattarmi per una consulenza ad hoc: via mail ic.naturopata@gmail.com, oppure scrivete un whatsapp o chiamate il 377 3065415.