Settembre: momento di buoni propositi
Settembre: si torna dalle ferie, ricomincia la scuola, il solito tran tran, si assorbe pian piano lo shock da rientro e si viene inevitabilmente fagocitati nelle abitudini di sempre, spesso malsane.
Settembre è però anche il momento dei buoni propositi, dei “grandi” buoni propositi, spesso regolarmente disattesi dopo poco, con conseguenti sensi di colpa, insoddisfazione in crescita e autostima in picchiata.
Cambiare le cattive abitudini per sostituirle con abitudini più in linea con la ricerca del tanto agognato benessere è quello che ci proponiamo tutti gli anni: smettere di fumare, smettere di abbuffarsi di dolci la sera davanti alla tv, fare ogni giorno un po’ di attività fisica, iscriversi in palestra, volersi più bene, mangiare più frutta e verdura, cucinare un po’ di più smettendo di comprare cibi pronti, prendere del tempo per sé … e puntualmente, nel giro di un mese o poco più, tutto questo finisce nel cestino.
In realtà basterebbe “resistere” poco più di due mesi per riuscire a cambiare uno stile di vita negativo per il nostro benessere in uno positivo.
Secondo una ricerca condotta da Philippa Lally dell’University College of London e pubblicata sull’European Journal of Social Psicology, i tempi per acquisire abitudini diverse sarebbero differenti e dipenderebbero dalla complessità dell’abitudine da acquisire. I tempi variano anche da persona a persona e dalla sua resistenza, ma la media rimarrebbe stabile e corrisponderebbe a 66 giorni. Bastano davvero poco più di due mesi per far diventare routine un comportamento prima mai tenuto.
La buona notizia è poi anche quella che, se pure si salta un giorno, il processo di acquisizione non viene inficiato.
Dato che abitudini più “impegnative” necessiterebbero di un numero maggiore di giorni rispetto alla media per essere acquisite, il segreto starebbe, quindi, nello scomporre un’abitudine complessa in più abitudini semplici da acquisire man mano nel tempo.
Per fare un esempio concreto: se hai problemi di stipsi perché bevi poco, fai poco moto, hai un’alimentazione poco ricca di fibre e magari sbagliata, non pensare di rivoluzionare il tuo stile di vita tutto in una volta, comincia da un semplice bicchiere di acqua tiepida la mattina appena sveglio, tutti i giorni. Una volta consolidata questa nuova abitudine, aggiungi ogni mattina prima di colazione un paio di kiwi maturi e, forte del successo di questa nuova routine, ti potrai lanciare in una ventina di minuti di camminata quotidiana, magari lasciando l’auto più lontano del solito dalla metropolitana o dal posto di lavoro.
Riuscire in questa acquisizione di buone abitudini fortificherà la tua autostima e fungerà da motore propulsore per altri piccoli-grandi cambiamenti nel tuo stile di vita che a lungo andare apriranno la porta a nuovi percorsi.
L’ideale, infatti, non è quello di creare nuovi automatismi, magari migliori dei vecchi, ma diventare consapevoli degli automatismi con cui funzioniamo per avviare un processo di reale trasformazione di sé.
Da qualche parte, però, bisogna pur partire e acquisire un po’ di sana “disciplina” nel senso originario della parola latina – “impartire conoscenza”, “illuminare” – può essere un buon inizio.