Prodotti per celiaci: attenzione agli ingredienti!
Nel 2017 in Italia i celiaci, secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute presentati nel dicembre 2018 al Parlamento nella relazione annuale sulla celiachia, sarebbero più di 200.000, con un incremento medio annuo di circa 10.000 diagnosi. In realtà, secondo le stime dello stesso Ministero, la celiachia colpirebbe l’1% della popolazione italiana, vale a dire circa 600.000 persone.
Secondo quanto riportato nella premessa del rapporto “Dopo la diagnosi certificata, l’unica prescrizione “terapeutica” per la celiachia è un regime alimentare rigorosamente senza glutine. Per contribuire ad una dieta corretta il Servizio Sanitario Nazionale eroga gratuitamente ogni mese un budget per l’acquisto di alimenti senza glutine specificamente formulati per i celiaci. Gli alimenti erogabili sono di fatto alimenti sostitutivi di quelli che tradizionalmente sono prodotti con cereali che contengono glutine e che nell’ambito della dieta svolgono la stessa funzione. L’elenco di tali alimenti è contenuto in un Registro Nazionale specifico ed è consultabile online al seguente indirizzo http://www.salute.gov.it/portale/home.html”
Oltre ai celiaci, un gran numero di altre persone semplicemente sensibili al glutine (che hanno cioè sviluppato gluten-sensitivity), o intolleranti al frumento o che desiderano abbassare la presenza nella propria dieta di alimenti contenenti glutine per qualsiasi altro motivo, si rivolgono oggi ai prodotti sostitutivi gluten-free.
È un mercato questo che sta quindi interessando un numero sempre maggiore di consumatori diventando un vero e proprio business, tanto che abbiamo tutti assistito negli ultimi anni ad un vero e proprio boom di offerta, sia nei supermercati, che nei negozi specializzati o nelle farmacie.
A questo punto occorre, però, interrogarsi sulla reale qualità di questi prodotti.
Nel 2015 l’Istituto zooprofilattico di Torino (che si occupa di vigilare sulla qualità degli alimenti) ha condotto il primo studio su un campione di alimenti senza glutine per valutarne composizione e valori nutrizionali.
Come affermato da Maria Caramelli, direttrice dell’Istituto, “Il glutine è la proteina che riesce a dare coesione ai farinacei. Il nostro lavoro, condotto su un alto numero di campioni, ci ha permesso di dare una prima risposta rassicurante: negli alimenti da noi esaminati le soglie stabilite dalla legge sono state rispettate, e il glutine è presente nelle percentuali previste dalla legge. Come spesso accade, lo studio ha però portato ad altre domande”.
Proprio questi cibi, infatti, conterebbero anche in misura superiore agli alimenti con glutine, ingredienti quali zucchero, additivi (ad esempio addensanti vari, gomme, aromi, conservanti) e grassi non di buona qualità (compreso quello di palma), componenti che, se ingerite occasionalmente non sono pericolose per la salute, ma che lo diventano se vanno in accumulo nell’organismo.
Scegliere un alimento industriale gluten-free, quindi, non è sinonimo di qualità o di scelta salutare. Chi non ha problemi particolari con il glutine, anche per questo motivo, dovrebbe evitare di escluderlo dalla propria dieta e di rivolgersi a tali prodotti. È sensato, piuttosto, scegliere cibi preparati con grani antichi, naturalmente meno ricchi di glutine, oppure a base di cereali o pseudo cereali naturalmente privi di glutine, quali miglio, grano saraceno, quinoa, amaranto, riso, mais.
Da ricordare sempre, comunque, che ogni prodotto industriale rischia di contenere additivi di ogni genere, soprattutto quelli senza glutine, perché qualcosa che “tenga insieme” al posto del glutine, ci deve pur essere. Meglio quindi leggere sempre molto attentamente le etichette e scegliere – quando si può – cereali senza glutine in chicco o, ancor meglio, preparare dolci o crackers a casa impiegando farine naturalmente senza glutine di buona qualità; solo così si avrà la certezza di ciò che si mangia.
Ovviamente, questa è una raccomandazione che non vale solo per chi debba consumare prodotti senza glutine…
Per facilitare chi deve o desidera ridurre o eliminare dalla propria dieta il glutine, oppure ha dei bambini cui preparare dei dolci per merenda o colazione, scrivo di seguito il link ad alcune mie ricette per dolci senza glutine (solitamente, infatti, sono i prodotti più ricchi di additivi di ogni genere e francamente anche poco buoni come sapore):