La misura del cibo: cosa dice San Benedetto
È interessante credo, per chi si occupi di alimentazione, leggere le indicazioni di San Benedetto sul cibo e sul suo moderato consumo, in modo particolare.
Come insegnato anche dalla medicina ayurvedica, infatti, per la salute del corpo e quindi dello spirito troviamo esplicitato nella Regola quanto sia importante evitare gli eccessi ed evitare la carne rossa. L’ingordigia, infatti, appesantisce il cuore e il cuore è fondamentale sia in equilibrio se si vuole lavorare sullo spirito.
Ecco, quindi, che il pasto equilibrato deve essere composto di un piatto cotto, di legumi e frutta fresca di stagione, di una quantità limitata di pane, con la possibilità di qualche supplemento in caso di lavori gravosi da svolgere o a seconda dell’età.
La misura del cibo
Riteniamo che per il pasto quotidiano, a sesta o a nona, siano sufficienti per tutti i tavoli due cibi cotti a motivo delle diverse esigenze di salute in modo che, se qualcuno non avrà potuto mangiare di uno di essi, possa cibarsi dell’altro. Bastino dunque due cibi cotti per tutti fratelli, e qualora si abbia modo di avere frutta o legumi freschi se ne aggiunga anche un terzo. Di pane sia sufficiente una libbra abbondante al giorno, sia per un solo pasto sia per pranzo e cena. Se devono cenare il cellario metta da parte un terzo della libbra da distribuire a cena. Nel caso di un maggiore impegno di lavoro, l’abate avrà piena facoltà di aggiungere un supplemento, qualora giovi, purché sia soprattutto evitato l’eccesso di cibo e al monaco non sopraggiunga mai l’indigestione perché nulla e così sconveniente per ogni cristiano come l’ingordigia, come dice il nostro Signore: State attenti che non si appesantiscano per l’ingordigia i vostri cuori.
I fanciulli poi, data l’età minore, non ricevano la stessa quantità degli adulti, ma una minore. In tutti però sia mantenuta una misura parca.
Ma le carni dei quadrupedi tutti si astengano assolutamente dal mangiarle, ad eccezione dei malati molto debilitati.
La Regola di San Benedetto
Edizione Scritti Monastici Abbazia di Praglia