Paura e Consapevolezza
La paura non è una cosa; è un’attività. La paura è l’attività di comprimere e contrarre l’energia del cuore. Quando dobbiamo affrontare una situazione fisicamente pericolosa, i vasi sanguigni si restringono e si contraggono, entriamo in tensione, abbiamo più energia e riusciamo a uscire in fretta da quella situazione. È quel che deve succedere, è una reazione appropriata. Ma spesso la stessa reazione si crea impropriamente per una ragione o minaccia immaginarie.
Sviluppiamo schemi molto complessi per evitare di sapere che siamo noi che fabbrichiamo la paura. In qualche modo ce ne sentiamo vittima. E in quella situazione di impotenza, l’unica cosa che riusciamo a fare è giudicarla sbagliata, è sentire che stiamo fallendo. Ma ci è possibile espanderci al di là di queste reazioni contratte con la nostra ben sviluppata radiosa consapevolezza, libera dal giudizio e anche dal bisogno di comprendere. Consapevolezza significa semplicemente voler ricevere con accuratezza.
Quando la luce della consapevolezza offusca queste oscure reazioni di rifiuto e di elusione, si rivela l’attività dinamica della paura che noi creiamo. La sentiamo accadere, ci sentiamo creare questa costrizione che impedisce di percepire la vita, che impedisce la possibilità della bellezza, dell’intelligenza e dell’amore. Forse arriviamo a capire che la possibilità di amare è sempre presente. In effetti è la condizione più naturale. Capiamo che l’unica cosa che la impedisce è la contrazione della paura che noi creiamo per inconsapevolezza.
Achaan Munindo
Libertà inattesa
Ubaldini Editore