Aiuto, il sudore di mia figlia ha un odore terribile!
L’odore corporeo rientra tra gli odori fisiologici, del tutto naturali, emanati dal nostro organismo. Tuttavia, quando tale odore si intensifica superando una certa soglia di tollerabilità, si trasforma in vera e propria puzza, chiamata, in termini scientifici “bromidrosi”.
La bromidrosi è una condizione cronica in cui l’odore emanato dalla pelle diviene sgradevole, rischiando in questo modo di interferire con la vita sociale ed interessa soprattutto individui nella fase post-puberale.
Il disturbo è in gran parte legato alla secrezione prodotta dalle ghiandole apocrine. L’odore tipico di sudore ascellare, solitamente pungente ed acre, è il risultato, infatti, di un’aumentata decomposizione del secreto apocrino, operata dalla flora batterica che popola normalmente gli strati superficiali della cute.
La sudorazione sovrabbondante (iperidrosi) e/o maleodorante (bromidrosi) è normalmente peggiorata da situazioni di stress e tensioni che stimolano le ghiandole apocrine e sudoripare a produrre massicce quantità di secreto apocrino e sudore. L’attività di queste ghiandole, poi, è significativamente influenzata anche da stimoli ormonali: non a caso la sudorazione ascellare dei ragazzi durante la pubertà risulta particolarmente “impegnativa”. Inoltre, un’abbondante e/o sgradevole sudorazione ascellare può essere legata ad alcune patologie. Ultimo, ma non ultimo, anche l’alimentazione può giocare un ruolo da non sottovalutare.
In naturopatia si considera la pelle un indicatore importante delle condizioni generali dell’organismo. Molti degli squilibri interni vengono infatti (fortunatamente) messi in evidenza da problematiche della cute.
La pelle è un emuntore, ossia un organo in grado di eliminare le tossine derivanti dall’ambiente, dal cibo e dal metabolismo stesso dell’organismo. Essendo però un organo emuntore secondario, entra in funzione quando gli organi emuntori principali (fegato, intestino e reni) non riescono a far fronte adeguatamente ai compiti di smaltimento loro assegnati.
Le ragioni possono essere diverse: la quantità di tossine troppo elevata, oppure un deficit energetico in tali organi. Ecco che allora interviene in soccorso la cute espellendo le tossine idrosolubili con il sudore. Per questa ragione, un sudore eccessivo o maleodorante va interpretato come eliminazione di tossine da parte dell’organismo, e, in quanto tale, non deve essere soppresso, ma necessita di un intervento sul terreno di base.
Questo significa ripristinare la funzionalità degli organi emuntori principali e, al contempo, ridurre le tossine nell’organismo.
Per raggiungere questi obiettivi si procederà con una disintossicazione degli organi emuntori primari, innanzitutto intestino e fegato utilizzando, ad esempio per il fegato, piante e spezie come il carciofo, il tarassaco, la curcuma.
Per quel che riguarda, invece, la riduzione delle tossine in entrata, si opterà per un’alimentazione in grado di alleggerire il lavoro degli emuntori, possibilmente biologica, che privilegi cotture leggere e preparazioni poco elaborate e che sia a base di verdura e frutta fresche (anche sotto forma di centrifugati), cereali integrali, legumi, pesce e molta acqua, utile ad eliminare le tossine.
Da abolire o limitare fortemente i fritti, i grassi idrogenati e gli alimenti con additivi vari, il fumo, l’alcol, il caffè, lo zucchero e i carboidrati (pane, pasta e riso “bianchi”), i latticini.
Un ulteriore aspetto da prendere in considerazione è quello della possibile presenza di intolleranze alimentari. Molto spesso le persone intolleranti ai lieviti e in generale alle sostanze fermentate manifestano, infatti, un odore particolare che ricorda un po’ quello che si respira in montagna subito dopo la pioggia.
Dal momento però che non ci nutriamo solo di alimenti, ma anche di emozioni e di informazioni che provengono dall’ambiente circostante, è fondamentale anche scegliere emozioni e relazioni sane. Così come è risaputo che non eliminiamo tossine solo attraverso gli organi emuntori sopra ricordati, ma anche attraverso il riso, il pianto, le grida, il sogno, l’immaginario, la produzione artistica e creativa in generale. Può essere, quindi, di aiuto trovare il modo di far emergere tali emozioni attraverso un atto creativo, ridendo, gridando se necessario, imparando a riequilibrare le emozioni, magari tramite la meditazione o l’aiuto di tecniche di rilassamento. Se la sudorazione è di origine nervosa, inoltre, spesso si rivelano risolutive terapie psicologiche quali il biofeedback, o l’ipnosi. Da prendere in seria considerazione anche l’agopuntura.
Infine, qualche consiglio di “pronto soccorso” mentre ci si attiva per lavorare sul terreno di base:
- indossare preferibilmente indumenti in cotone o in fibra naturale
- non applicare deodorante sopra il sudore nell’errata convinzione di mascherare l’odore poiché serve solo a peggiorare la cosa
- utilizzare sapone al pino per prevenire la sudorazione ascellare maleodorante. Se non fosse possibile trovare il sapone al pino, optare per un sapone alla calendula.
- bere ogni sera, o quando se ne sente il desiderio anche durante la giornata, tisane scaccia-ansia a base di valeriana, melissa e biancospino, tiglio
- per 15 giorni consecutivi bere, una volta al giorno, una tisana a base di salvia (leggermente estrogenica)
- allume di rocca: dopo la detersione con acqua e sapone, si consiglia di strofinare dolcemente sotto le ascelle un pezzetto (possibilmente levigato) di allume di rocca, in quanto eccellente deodorante ed assorbi-odore naturale
- sciogliere nell’acqua del bagno 3-4 manciate di argilla verde ventilata. L’argilla, essendo un efficace rimineralizzante, antinfiammatorio ed eutrofico cutaneo può migliorare l’aspetto di una pelle sottoposta a frequenti macerazioni causate da sudore eccessivo
- utilizzare per un periodo argento colloidale (oralmente o collocato su una garza e applicato in loco) che elimina i batteri e stimola profondamente la pelle