Vegana in gravidanza
Buon giorno:)sono incinta da 5 settimane circa e ho un’alimentazione vegana da un anno. Mi trovo bene e vorrei continuare cosi anche in gravidanza, magari prendendo la vitamina B12, se servirà. La gente ha già incominciato a bombardarmi di mangiare carne / pesce per il bambino, ma io non credo sia necessario. Ho una alimentazione abbastanza seguita da un kinesiologo e penso che nel regno vegetale si trovi di tutto. Lei che ne pensa?
Grazie
Laura
L’esperto risponde >>
Cara Laura,
per venire subito al punto, la gravidanza è sicuramente un periodo particolare nella vita di una donna, un periodo da vivere con gioia, senza gli eccessi di “medicalizzazione” ai quali spesso si assiste, ma con le dovute attenzioni, sopratutto per quel che riguarda l’alimentazione.Il fabbisogno di nutrienti in questo momento aumenta, sia per favorire la crescita del feto, sia per facilitare i cambiamenti che avvengono nel corpo della madre. Durante tutta la gravidanza la quantità di vitamine e minerali mediamente raccomandata è superiore a quella in precedenza consigliata, ad esempio per quel che riguarda il fabbisogno di acido folico e calcio.
Per tale ragione occorre porre grande attenzione alla qualità degli alimenti che si consumano regolarmente, così come alla loro varietà. Molto importante è, inoltre, assumere frutta e verdura, soprattutto a foglia verde, ricca di ferro evitando però la contemporanea assunzione di caffè, tè e vino rosso e privilegiando invece spremute di agrumi ai pasti in modo da rendere più biodisponibile il ferro contenuto in questi vegetali. In questo modo si contrasta il rischio di anemia così comune in gravidanza, a prescindere dal regime alimentare seguito.
Per dare una risposta alla sua domanda, una serie di studi condotti ormai diversi anni fa ha dimostrato che le donne vegane possono portare avanti gravidanze in buono stato di salute purchè seguano alcune regole atte ad assicurare loro un adeguato apporto nutrizionale.
Quello che occorre chiedersi è quanto sia “buona” la propria dieta, se si consumano, cioè, in quantità sufficiente cereali, legumi, frutta e verdura ogni giorno e in maniera adeguatamente varia, privilegiando le fonti di vitamine e minerali di cui c’è maggior fabbisogno durante la gestazione (come si diceva sopra, ad esempio, calcio, ferro, zinco, vit. B12, vit. D, acido folico, ecc.).
Quella che serve, in una parola, è una grande attenzione alla propria alimentazione, seguendo, se necessario o per sentirsi all’inizio più sicure e quindi tranquille, dei piani alimentari redatti da medici specializzati. Potrà trovarne alcuni esempi sul sito www.scienzavegetariana.it alla sezione “nutrizione vegetariana” che le consiglio di consultare anche per trovare dell’utile bibliografia sull’argomento. Su tale sito potrà anche scaricare il documento che riassume la posizione ufficiale dell’ADA (American Dietetic Association) sul vegetarianesimo, in particolare per le donne in gravidanza e allattamento.
Ultimo consiglio che mi sento di darle è di farsi seguire da un ginecologo o un medico vegano o comunque aperto a questa scelta, in modo da stare più tranquilla e, soprattutto all’inizio, farsi indirizzare correttamente. Sul sito che le ho citato potrà anche trovare, suddivisi per regione, i riferimenti dei medici ed operatori membri della SSNV (Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana) in grado di sostenere chi ha fatto una scelta vegetariana o vegana.